Sarcastycon

ALZO ZERO

Traditori

 “..Fra le molteplici libertà garantite da una moderna costituzione democratica, quella di cui molti qualificati cittadini si avvalgono più spesso e più volentieri è la libertà di essere fessi e di divulgare la propria fesseria.”  Vittorio Sermonti

20/06/2010 Posted by | Blogroll | , , , | 223 commenti

ciao Maestro, amico mio

Ieri Sarcastycon è diventato tutt’uno con l’Universo e parte eterna di tutti i suoi cari e  della mia anima .

Se fino a ieri lo adoravamo, oggi gli vogliamo ancora più bene: ci ha dato tantissimo e continuerà ad essere in noi e vivrà con noi per sempre.

Marcello,questo blog rimane la fonte visibile del tuo Grande Spirito.

ciao

e ricordati che mi devi una passeggiata a il mare

stealth

24/02/2011 Posted by | Blogroll | 56 commenti

Topo di fogna 2

10/01/2011 Posted by | Blogroll | , , , , , | 15 commenti

Iprocrisia continua

Per decine di anni ha osannato la bandiera rossa e l’annessione all’urss. Ed ora ci viene a parlare ipocritamente di Festa del Tricolore!!! Ma il suo subconscio l’ha tradito: si è messo una bella cravatta rossa.(mi dicono che è di cashemire che strano…)

A completamento del post pubblico  la foto della sala mentre parlava il mezzopresidente e un cosa che non faccio quasi mai inserisco, a commento, un post non mio.  

Di Fausto Carioti

A cura della Sezione Lega Nord di Nova Milanese

Dalla spada sguainata di Giuseppe Garibaldi, pronto ad affettare gli sgherri dei Borbone, alla palpebra calata di Romano Prodi,pronto tutt’al più ad affettare un trancio di culatello nel ristorante all’angolo, in attesa di riprendere la pennichella sulla poltrona di casa.
Difficile trovare metafora migliore per la vuotezza di certi rituali della fotografia pubblicata qui sopra.
Lo scatto è stato fatto per il centocinquantesimo anniversario dell’Italia unita, in quel di Reggio Emilia.
Giorgio Napolitano, lì sul palco, sta svolgendo il suo mestiere di sacerdote laico meglio che può.
Nel discorso che dà il via alle celebrazioni ufficiali, il presidente della Repubblica dice che l’unità d’Italia è una gran bella cosa, però subito aggiunge se ci fosse il federalismo non sarebbe un problema.
L’importante, spiega, è che «chi governa rispetti il tricolore».
Retorica innocua, nella quale nemmeno la Lega trova granché da ridire.
Anzi, Roberto Calderoli riesce addirittura a ringraziare il presidente della Repubblica.
Difficile immaginare un esordio più soporifero dei fatidici festeggiamenti.
Tanto che persino Prodi, che pure di discorsi vuoti e rituali pomposi è uno dei massimi docenti internazionali, dopo un po’ crolla, proprio come facevano gli studenti bolognesi durante le sue lezioni.
L’ex presidente del consiglio italiano e della Commissione europea, seduto tra Giuliano Amato e Gianni Alemanno, partecipa (si fa per dire) al resto dell’evento cullato da Morfeo, manco fosse Silvio Berlusconi.
Con la differenza che quest’ultimo, da quella vecchia rockstar impenitente che è, ha almeno l’alibi di stare sveglio sino a notte fonda perché impegnato a fare altro.
Mentre la vita notturna di Prodi, racconta chi lo conosce, ricorda tanto l’incipit di Marcel Proust: «Per lungo tempo sono andato a letto presto la sera ».
Se già adesso muore di sonno uno così, figuriamoci cosa accadrà a noialtri gente normale.
Ovunque, nei prossimi mesi, rischieremo di incappare in eventi che avremmo voluto risparmiarci.
Come la mostra romana su “La macchina dello Stato”, straordinariamente «aperta al pubblico per tutto il periodo delle celebrazioni fino a novembre 2011», o l’esecuzione del Nabucco nell’aula di Montecitorio (qualcuno deve aver ritenuto che cantare in Parlamento «Oh mia patria sì bella e perduta» fosse di buon auspicio per l’anniversario, e chissà se anche stavolta ilgenio si chiama Gianfranco Fini).
Niente ci sarà risparmiato, dagli spot televisivi per il bicentenario della nascita di Cavour alla “Biennale democrazia 2011”, curata a Torino da quel giurista notoriamente imparziale che è Gustavo Zagrebelsky.
Ogni resistenza è inutile: persino il Festival milanese del Fumetto, arte povera che si sperava riuscisse a salvarsi dal diluvio di melassa, è stato inserito nel “Programma culturale” ufficiale del centocinquantenario.
Nemmeno l’ultimo orgoglio rimasto a noi italiani, il vino, riuscirà a scamparla: ad aprile, al Vinitaly di Verona, sarà presentata la “Bottiglia del 150° anniversario”, prodotta «con uve provenienti dai vigneti più rappresentativi di ogni Regione».
Lo scempio enologico è assicurato.
Come ultimo sfregio, quando tutto questo sarà finito, arriveranno sociologi e politologi a spiegarci come mai così poco del “messaggio” dell’unità d’Italia è stato recepito dagli italiani.
Magari, se invece di un anno e mezzo di eventi che sembrano fatti apposta per svuotare di significato il concetto di Patria (come i negozi aperti nella “Notte tricolore” del 16 marzo: perché?), si fossero concentrate le celebrazioni in pochi appuntamenti davvero simbolici, qualcosa sarebbe rimasto.
Al termine dell’overdose di banalità e pensierini buonisti che stiamo per subire, invece, resterà solo un grande abbiocco.
Per una volta, potremo dire di sentirci tutti rappresentati da Prodi.
Consolante per lui, un po’meno per noi.
FAUSTO CARIOTI

 

07/01/2011 Posted by | Blogroll | , , , | 26 commenti

Cherchez la femme.

07/01/2011 Posted by | Blogroll | , , , | 6 commenti

Epitaffio profetico

06/01/2011 Posted by | Blogroll | , , , | 9 commenti

Auguri al tiranno

Al tiranno di Arcole

Signor Presidente del consiglio o meglio il tiranno di Arcole come amano definirlo i suoi invidiosi avversari.

Lei è un vero tiranno infatti non ha soppresso quelle testate giornalistiche che l’accusano di ogni misfatto che accade in Italia e nel mondo.

 Faccia il tiranno e sopprima almeno i contributi statali alla stampa. Della carta risparmiata potremmo farne un uso più appropriato.

 Non ha soppresso certe trasmissioni demenzial politiche della Rai.

 Faccia il tiranno ed elimini almeno il canone.

 Non ha riformato la magistratura che è impegnata a tempo pieno a creare teoremi contro di lei e nel contempo assolve i criminali, con sentenze creative, condannando le vittime e non trova, chissà perché, il tempo di depositare le sentenze, così fior di criminali, che con grandi rischi le forze dell’ordine avevano catturati, possono lasciare indisturbati le patrie galere.

Faccia il tiranno e riporti la magistratura al suo compito istituzionale che non è certo quello di legiferare.

Signor Presidente lei non ha impedito alla UE di dirci cosa e come mangiare, proprio a noi italiani che è una delle cose che sappiamo fare meglio, ed ha lasciato che legiferassero sul diametro e la lunghezza delle banane!

Faccia il tiranno e dica agli euroburocrati dove se le devono cacciare le banane e tutte le altre direttive antitaliane .

Lo fa Sarkosy, che è un democratico, di mandare a quel paese la banda Barroso & c. e lei che è un tiranno non lo fa.

Potrei continuare ad elencare tue le sue azioni tiranniche, ma sarebbe troppo lungo, le dico un’ultima cosa:

Faccia in modo, ovviamente tirannico, di andare al voto così se vince ci saremo tolti un po’, non molta, rumenta dal parlamento, se perde potrà sempre andare nella sua villa ai Caraibi, dove potrà scopare liberamente, senza che pm e giornalisti guardoni la spiino dal buco della serratura, contando quante ne fa.

Si accerti prima che in quel paese i rapporti eterosessuali siano permessi, sa bene che in Italia sono appena tollerati in quanto obsoleti, disdicevoli e soprattutto perché li fa lei che è un tiranno. L’astro nascente della sinistra politica ben presto li vieterà.

Sa che le dico signor Presidente? Beh lei come tiranno non vale un bel niente.

Auguri signor Presidente ne ha proprio bisogno!

03/01/2011 Posted by | Blogroll | , , | 14 commenti

Auguri ipocriti

Gli ipocriti e gli smemorati.

Come ogni  31 dicembre, tanto per farci finire l’anno vecchio con il cenone che ci va di traverso ed iniziare l’anno nuovo con il vomito, la tv ci trasmette, a reti unificate, il discorso più ipocrita dell’anno.

Quello suo, signor mezzopresidente, e come se non bastasse alla sua ipocrisia si aggiunge quella degli altri politici  in un coro bipartisan che gli tributa elogi caramellosi e falsi.

Elogi falsi come le sue parole, signor mezzopresidente.

Lei ha parlato degli uomini  del risorgimento come eroi  perché lottavano per la libertà e l’unità d’Italia,  giusto, ma cosa faceva lei quando gli studenti e gli operai ungheresi che lottavano per la libertà del loro paese, morivano schiacciati sotto i cingoli dei carri armati dei suoi amici sovietici? Non lo ricorda? Vuole che glielo ricordi io? Non ne vale la pena.

Cosa faceva, signor mezzo presidente quando i suoi compagni, partigiani rossi,Togliatti, Longo  insieme ai criminali  titini , massacravano nelle foibe migliaia  di italiani per il solo fatto che erano italiani?

Niente, in fondo stavano liberando l’Italia o meglio la stavano liberando dagli italiani per  istallare un bel regime comunista che avrebbe reso le terre dell’Istria un paradiso come la Germania orientale, l’Ungheria, la Cecoslovacchia, la Polonia e tanti altri paesi.

Dov’ era durante gli anni di piombo, signor mezzo presidente, quando molti giovani, che si erano nutriti della sua bella ideologia, tentarono una rivoluzione proletaria spargendo sangue, nella migliore tradizione marxista? Ah si ricordo, dopo fu detto che erano i compagni che sbagliavano, mentre lei è sempre stato dalla parte dei compagni in linea con la direzione del partito comunista e i suoi sguardi  erano rivolti alle guglie del Cremlino, alla Piazza Rossa e al mausoleo del profeta Lenin.

Poi è cambiato il vento, signor mezzopresidente, e non spiravano più da est quelle belle refole di rubli che andavano ad ingrassare le casse del suo partito per fomentare la rivoluzione proletaria in Italia, almeno così fu detto. E allora?

Allora si tentò il compromesso storico, ricorda signor mezzopresidente? Anche gli odiati preti che, nel veneto e nel triangolo rosso nei giorni radiosi della resistenza, ma a guerra finita, i partigiani comunisti  avevano ammazzato come mosche, in quel momento facevano comodo. E la chiesa che fece? Niente! Certi preti che si autodefinivano progressisti perdonarono, perdonarono tutti  i criminali e senza confessione, d’altronde anche Cristo aveva perdonato il ladrone, ma qui si trattava oltre che di ladroni anche di assassini.

Non le faccio né gli auguri né tanto meno accetto i suoi che le respingo, signor mezzo presidente, e a questo punto avrà capito perché la chiamo mezzopresidente, Lei è il presidente della parte peggiore e più ipocrita del popolo italiano ed io non ne faccio parte, per fortuna!

01/01/2011 Posted by | Blogroll | 13 commenti

L’amico dei criminali

30/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , | 21 commenti

Ultimo dell’anno

Auguri a tutti tranne che ai traditori

28/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , | 2 commenti

degenerazioneitalia

Grazie al suggerimento del mio amico Marshall ho pensato di dedicare questa canzone all’onorevole del “servizio orale”.


17/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , , | 22 commenti

teppisti rossi

17/12/2010 Posted by | Blogroll | , , | Lascia un commento

41bis

16/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , , , , | 7 commenti

il polino

16/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , , , | 1 commento

Dedicato al finiota

14/12/2010 Posted by | Blogroll | , , | 10 commenti

fli fli

14/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , , , | 11 commenti

Discarica

14/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , | 5 commenti

Fascio e Martello

Fini spiegaci la Bmw a scrocco, la casa di Montecarlo e gli appalti Rai alla suocera

13/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , | 15 commenti

Corruzione

11/12/2010 Posted by | Blogroll | , , | 15 commenti

C’è oca ed oca

09/12/2010 Posted by | Blogroll | , , , , | 5 commenti

lavori in corso

21/11/2010 Posted by | Blogroll | Lascia un commento